Là dove le parole non arrivano, forse può arrivare un pallone?

Là dove le parole non arrivano, forse può arrivare un pallone?
Là dove le parole non arrivano, forse può arrivare un pallone?

E’ finita 7:7 la partita tra le due squadre miste formate dagli alunni calciatori del liceo linguistico e i ragazzi ospiti del centro profughi di Merano.

Giovedì 28 aprile. La temperatura supera di poco gli zero gradi: freddissimo.

Arriviamo al campetto ”Viehmarktplatz”. Loro sono già lì, ci stanno aspettando, con Anne, la responsabile del centro profughi di Merano.

Matthias della 2A è davanti a tutti, tocca a lui rompere il ghiaccio. Osservo esitante la scena. Non ci sono parole, solo un sorriso che riscalda. Con slancio dà il cinque ai ragazzi che ha  davanti. Così fanno tutti gli altri dietro di lui. E’ fatta!

Fanno tutto loro e ci riescono meravigliosamente, non servono parole, hanno voglia di giocare, di stare insieme, di divertirsi: insieme, zusammen, together!

Sul campo i ragazzi del Senegal, del Mali, del Gambia, agilissimi, forti e veloci e quelli del Beda Weber, impegnati fino alla fine.

L’iniziativa era nata da un’idea della classe 3B, precisamente da Simon Gasser che già il primo giorno di scuola voleva assolutamente che ci occupassimo dei ragazzi del centro profughi.

Grazie al prof. Andreas Sanin che ha diretto impeccabilmente la partita.